Border_Mind | una residenza in Palestina

BORDER_MIND è un progetto di residenza teatrale creativa nei Territori Occupati Palestinesi per la realizzazione di una performance incentrata sul tema della separazione e delle barriere.

disegno Marco M

 

Corro per non perdermi, lascio che sia il mio fiato a decidere la profondità dei miei pensieri. Ho bisogno di scavalcare l’attimo per ritrovarmi lì subito dopo l’esplosione.

Io sono le mie barriere.
Io sono il superamento dell’ostacolo.
Io sono l’ostacolo.
Io sono il prima e il dopo sempre durante.

Cos’ è che mi fa scavalcare il tempo per ritrovarmi oltre il muro di separazione? Chi decide che non possiamo vivere insieme. Cos’è la pace? Dov’è la scala adeguata all’altezza? Cos’è la bellezza della profondità?

Io sono quello che ti porge la mano.
Io ti fucilo mentre sei di spalle.
Io sono il fucile.
Io sono il proiettile che ti perfora la carne.
Io ti oltrepasso mentre cadi al suolo.
Io sono il suolo che ti accoglie prima dello schianto.

Ogni riferimento è puramente casuale.
Ogni caso è puramente un riferimento.

Io sono la pace.
Io sono la guerra.
Io sono il cemento che alza questo muro.
Io sono la ruspa che distrugge le fondamenta.
Io sono me che si guarda allo specchio.

Io prego oscillando.
Io prego in una direzione.
Io incrocio le mani.
Io non prego più.

Dammi la mano. Cercheremo un’altra strada insieme. Oltre la linea continua non puoi superarmi. Tratteggiamola insieme e sarò pronto a seguirti.

Non esistono confini. Esistono solo penne per tracciarli.

Io sono il confine. Io mi cancellerò.

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Marco Monfredini della compagnia Anticamera Teatro, negli anni scorsi ha collaborato con alcuni giovani attori palestinesi all’interno del progetto Tam 2, diretto da Gabriele Vacis, che vedeva coinvolti il Teatro Nazionale Palestinese e la Cooperazione Italiana in Gerusalemme nella realizzazione di un percorso formativo in ambito teatrale. Forte di questa esperienza che gli ha permesso di venire a contatto con la realtà palestinese e con i temi dell’occupazione, della non libertà di movimento e delle barriere fisiche e psicologiche, è nata l’esigenza di approfondire questi aspetti all’interno di un percorso di ricerca, creazione e scambio quale Border_MIND. E’ stata così coinvolta la compagnia torinese Grimaco Movimenti Umani per la creazione di una  performance che mescolerà i linguaggi del teatro e della danza.

La direzione sarà di Marco Monfredini, in scena Elena Pisu, la tecnica di Sancio Sangiorgi  con l’organizzazione di Valentina De Luca.

Il progetto avrà la durata di 27 giorni tra novembre e dicembre e verrà realizzato nei Territori Occupati Palestinesi, contesto dove tali temi sono quotidianamente e insistentemente presenti.

Le compagnie hanno  ricevuto l’invito e collaboreranno con due differenti istituzioni locali: l’associazione YDA (Youth Development Association) di Nablus e Al-Ma’mal Lab di Gerusalemme Est, con tipologie di intervento differenti.

Il progetto si articola in due parti:

-residenza creativa per la creazione della performance BORDER_MIND

- workshop di teatro-danza-scenotecnica

La residenza creativa si svolgerà a Nablus all’interno del Balata Refugee Camp, cosi come il workshop che coinvolgerà un gruppo di giovani palestinesi dai 18 ai 25 anni che vivono in un contesto di disagio derivato dall’occupazione. Il duplice scopo del laboratorio sarà: lavorare con i ragazzi sul trasformare l’aggressività derivata dal vivere in un contesto di privazione e limiti, dato dall’occupazione, e sviluppare, attraverso il loro contributo, i temi dello spettacolo potendo trarre anche da questa esperienza diversi stimoli per il lavoro di creazione della performance.

La performance verrà presentata in diversi spazi teatrali e non della West Bank.

L’associazione Al-Ma’mal Lab ospiterà nel suo spazio in Gerusalemme  la presentazione di estratti di perfomance in serate dedicate e l’incontro con operatori di spettacolo locali.

La residenza performativa permetterà alle due compagnie di poter lavorare sul tema della separazione e delle barriere in un contesto , quale quello della Palestina, che permetterà di entrare in relazione diretta con persone e situazioni che potranno dare un notevole contributo attraverso racconti e  suggestioni.

 

Border Mind è stato selezionato, tra più di 100 progetti in Italia, e sarà realizzato CON IL SOSTEGNO DEL PROGETTO DE.MO./MOVIN’UP 2012

 

 

e con il contributo di:

 

http://www.giovaniartisti.it/

http://www.cimettafund.org/

 

Le foto a lato sono state scattate in vari luoghi nei Territori Occupati Palestinesi da Marco Monfredini.

 

 

 



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